venerdì 29 marzo 2013

Sconcertante spettacolo dei candidati PD alle primarie. E' una conferma della mia candidatura a Sindaco di Roma con la lista ProgettoRoma

Non servono tardivi appelli all'unità. Lo spettacolo che stanno dando in questi giorni i candidati del PD alle primarie è sconcertante: accuse e scorrettezze reciproche si alternano in un clima di tutti contro tutti. Per di più, tre autorevoli protagonisti di questo azzuffarsi per la poltrona di sindaco di Roma, tutti parlamentari, danno un esempio profondamente negativo. Questa è la peggiore politica condannata senza appello dalle recenti elezioni. Stupisce tanta miopia. Così non solo si danneggia il Pd e l’intera alleanza di centrosinistra, ma si fa un torto ai romani e si spiana la strada alla vittoria di altre coalizioni. Trovo perciò un’amara conferma della mia scelta di due settimane fa, quando ho deciso di ritirarmi dalle primarie e di presentare la lista civile e di progresso “Progetto Roma” ; allora ho motivato questa difficile decisione con la constatazione che i candidati del Pd erano tutti rigorosamente interni alle logiche di potere di questa o quella corrente e ho criticato con forza un modo di far politica “incapace di volare alto, di guardare al futuro, sordo davanti ai problemi quotidiani delle persone, privo di valori e di tensione ideale”. E’ esattamente quello che si manifesta oggi in modo clamoroso. Sono pronto a discutere con chiunque e ovunque sulla drammatica situazione creata da questo modo irresponsabile e sbagliato di condurre le primarie. Ma intanto vado avanti sempre più convinto della mia candidatura con la lista “Progetto Roma”, che in questi giorni, nonostante l’inquietante silenzio di tanta parte dei media, sta ricevendo un consenso sempre più crescente e diffuso”.

mercoledì 6 marzo 2013

Quella Napoli europea che dobbiamo ricostruire


La Città della scienza aveva interpretato nel modo migliore il tema della riconversione produttiva e la rivitalizzazione sociale delle grandi aree dismesse
 
La Città della scienza di Napoli se ne va in fumo portando via con sé una delle cose migliori realizzate in questa tormentata città.
Nei prossimi giorni sapremo se si è trattato di un atto doloso, più esplicitamente di un attentato camorristico, che appare come la cosa più probabile anche se solo per via intuitiva.
Ma ciò che oggi abbiamo comunque di fronte è la distruzione di un progetto carico di valenze simboliche.
Un progetto che aveva interpretato nel modo migliore il tema della riconversione produttiva e della rigenerazione urbana. Gli ingredienti erano presenti tutti e al massimo livello: un relitto industriale di dimensioni gigantesche come l’Italsider; un’intera area, Bagnoli, ridotta in uno stato di altissimo inquinamento e degrado; un tessuto sociale sconvolto, una prima volta dall’avvento della produzione industriale e una seconda dalla sua fine.
A fronte di una simile condizione, il progetto promosso dal fisico Vittorio Silvestrini si era mosso sulla scia di una idea forte e pienamente calata in una tematica che ha riguardato negli ultimi cinquanta anni molte grandi città europee, quello della riconversione delle aree produttive dismesse, tema tipico della società post-industriale e post-moderna. In molti casi la soluzione è stata quella di lasciare spazio alla speculazione immobiliare, che ha realizzato i soliti, orrendi complessi residenziali-commerciali-direzionali.
In altri l’intelligenza di amministratori e imprenditori, accompagnata dalla bravura di architetti e urbanisti, ha dato vita a straordinarie soluzioni basate sull’intuizione di sostituire la capacità di produrre e creare occupazione dell’industria, con la medesima capacità espressa dal mondo della scienza e della cultura. Basta pensare alla riconversione del bacino carbonifero della Ruhr in parco multifunzionale; alla straordinaria esperienza del lungo fiume di Bilbao, legata al museo capolavoro di Ghery; alla riconversione dell’area industriale di Manchester, con un campus universitario, sale concerti e musei; al Parc de La Villette nella zona nord di Parigi, che ha sostituito il vecchio mattatoio con la Citè des sciences et industries.
La Città della scienza di Bagnoli era un esempio, sia pure a scala ridotta, di questo modo di intendere la riconversione produttiva e la rivitalizzazione sociale delle grandi aree dismesse. Considerata a buon diritto nel novero dei grandi e innovativi musei interattivi d’Europa, offriva agli oltre 350.000 visitatori annui strutture didattiche per accostare giovani studenti alle pratiche scientifiche, un grande centro congressi e una serie di incubatori d’impresa atti a creare i presupposti per nuove produzioni ed occupazione.
Insomma è stata il punto di forza su cui poggiare un complessivo progetto di riconversione e rigenerazione urbana dell’intera area di Bagnoli.
Oggi siamo costretti a piangerne la perdita che, come ha detto il sindaco De Magistris, è dolorosa come un lutto. Ma già da domani dovremo superare lo sgomento e avviarne la ricostruzione, perché la strada che aveva tracciato era quella giusta e Napoli non può che riprenderla.

3 marzo cinema Farnese


L'appuntamento di domenica 3 marzo al cinema Farnese è stato l'occasione per presentare “Progetto Roma”, una serie di idee e programmi strategici atti al miglioramento della vita sociale e civile della Capitale. Roma è preda di lobby e corporazioni che hanno dettato l'agenda dell'amministrazione pubblica. La politica e l’amministrazione sono avvelenate da clientelismi e corruzioni d’ogni genere. Roma non merita questo trattamento; dobbiamo superare la delusione, il disimpegno e l'astensionismo restituendo dignità alla politica, che è arte di governare la città, non pratica di potere.
Roma si sta spegnendo. Occorre rilanciarla intervenendo alla radice dei problemi: integrare il centro alle periferie facendo finalmente di Roma un’unica città; affrontare di petto il tema della mobilità attraverso la ”cura del ferro” (tram, metro, linea ferroviaria) rendendo efficiente il trasporto pubblico e disincentivando in modo drastico l’uso dell’automobile; utilizzare il patrimonio culturale, unico al mondo, come leva per un nuovo sviluppo; pedonalizzare l’area dei Fori; contrastare l’inquinamento e smaltire su nuove basi i rifiuti solidi urbani. Si può fare con idee nuove, uomini nuovi, programmi nuovi. Mi candido per avviare una stagione di cambiamenti radicali. Mi candido perché Roma diventi finalmente una città bella, efficiente, equa, sicura e sostenibile.

venerdì 15 febbraio 2013

Firma Party - mercoledì 20 febbraio ore 17.00


Per sostenere la mia candidatura a Sindaco di Roma siete tutti invitati mercoledì 20 febbraio, alle ore 17.00,  in Via Pompeo Magno 1, Roma. Sarà un'occasione per discutere insieme di come cambiare la nostra amata città. Vi aspetto.

lunedì 11 febbraio 2013

L'innominabile e il Ponte sullo Stretto

L'innominabile è tornato a proporre la costruzione del Ponte sullo Stretto, dice che è un'occasione da non perdere. Solo un vero ignorante poteva sostenere una posizione del genere. Dunque nessuna meraviglia.

giovedì 7 febbraio 2013

L' innominabile e la restituzione dell' IMU

L'innominabile ha detto che ci sono in giro dei cialtroni. bisogna credergli perchè lui è di gran lunga il maggior esperto.

sabato 12 gennaio 2013

Radio Città Futura 14 gennaio ore 11.00

Lunedì 14 gennaio alle ore 11.00 Alessandro Bianchi presenterà il libello "Progetto per Roma" in diretta a
Radio Città Futura (Fm: 97,7, web streaming: www.radiocittafutura.it/Home.aspx, sezione ONAIR)

lunedì 7 gennaio 2013

Presentazione 'Progetto per Roma'

Presentazione del volume di Alessandro Bianchi
PROGETTO PER ROMA
Venerdì 11 gennaio 2013 alle ore 17.30 - Sala Mostre e Convegni Gangemi Editore, via Giulia 142, Roma

Intervengono
Innocenzo Cipolletta, Economista – Presidente UBS
Giuseppe Roma, Direttore Generale Censis
Jean Leonard Touadì, Parlamentare PD

Modera
Ilaria Guidantoni, Giornalista

Sarà presente l'Autore 

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